4 marzo 2022 Bellezze d'Italia

I Piccoli Teatri delle Marche: gioielli da scoprire

Un terra cresciuta tra musica e arte, le Marche risplendono nel patrimonio italiano attraverso i suoi teatri. Ne sono più di cento, presenti nelle grandi città e nascosti nei piccoli borghi: autentici gioielli architettonici che impreziosiscono le realtà di questa regione.

Costruiti in diverse epoche, è tra il Settecento e l'Ottocento che avviene il boom con la presenza di un Teatro in quasi tutti i comuni, anche i più piccoli. D'altronde siamo nella terra di grandi compositori come Gian Battista Pergolesi, Gaspare Spontini e, naturalmente, Gioachino Rossini.

Ecco dunque alcuni dei teatri più belli che troviamo percorrendo la provincia di Pesaro-Urbino:

Il Teatro Apollo - Mondavio

Le origini dell’edificio, ricavato all’interno della ex chiesa di S. Filippo Neri nel caratteristico borgo di Mondavio, sono tardo settecentesche ma l’aspetto che la piccola sala presenta attualmente risale a un rinnovamento portato a termine nel 1887.Quello stesso anno il Comune approvò il regolamento dell’Accademia del Teatro, formata da soci e associati, fra i quali si nominava il Principe del Teatro responsabile della cura del fabbricato.

Il teatro si appoggia da un lato sulle mura castellane di nord-ovest e si affaccia sulla Piazza della Rovere con una piccola facciata, stretta tra edifici privati di dimensioni ridottissime, sufficienti appena a contenere la porta d’accesso. La struttura conserva ancora le mura perimetrali e la cripta sotterranea dell’antica chiesa. Nella navata di quest’ultima, fu ricavata la platea, nell’abside invece fu ricavato il palcoscenico, al di sotto del quale trovano posto i camerini ed i meccanismi di manovra. La pianta a U è quella originaria, così come i primi due ordini di palchi.

Il teatro è stato recentemente restaurato e riaperto al pubblico nel 2010.

Il Teatro Tiberini - San Lorenzo in Campo

ll Teatro Tiberini si trova nel piano nobile del Palazzo della Rovere. Tutto in legno, presenta una platea a U, circondata da due ordini di palchi con sovrastante loggione a galleria. Nel1811, dopo il crollo del soffitto del teatrino preesistente fu costruito come teatro stabile. Nel corso degli anni subì diversi restauri, nel 1882 fu inaugurato ufficialmente con il nome di Teatro Condominiale Mario Tiberini. Nel 1983 fu nuovamente riaperto dopo un ulteriore restauro, rimanendo in funzione sino ad oggi.

Il tenore Mario Tiberini nasce a San Lorenzo in Campo nel 1826. Intraprende i suoi studi prima a Roma e Napoli, e a 25 anni debutta al Teatro Argentina di Roma dove interpreta il ruolo di Idreno nella Semiramide di Rossini. Nonostante i successi ottenuti in Italia decide di espatriare oltre oceano, dove calca le scene dei teatri più famosi, dal Colon di Buenos Aires al Metropolitan di New York. Il 1857 segna il suo rientro in Europa dove sarà conteso da tutti i più importanti teatri. Muore dopo quattro anni e dopo la sua morte, il Teatro prende il suo nome.

Il Teatro Sanzio - Urbino

Il Teatro Raffaello Sanzio è il principale teatro di Urbino. Nel 1840 fu indetto un concorso per scegliere l'architetto a cui affidare il progetto del nuovo teatro; venne scelto quello del senigalliese Vincenzo Ghinelli. I lavori di costruzione iniziarono nel 1845 e si protrassero fino al 1853. La decorazione interna fu affidata a Raffaelle Antonioli da Gubbio, che si occupò di affrescare il soffitto della sala, Francesco Serafini decorò il sipario, mentre Romolo Liverani ebbe l'incarico di realizzare le scenografie. L'atrio è ornato da due busti marmorei, uno raffigurante Raffaello Sanzio e l'altro raffigura Donato Bramante. Tra il 1977 e il 1982, l'edificio fu sottoposto ad una radicale ristrutturazione, ad opera dell'architetto Giancarlo De Carlo.

Il Teatro Bramante - Urbania

A tre ordini di palchi con loggione, è uno dei gioielli della Regione Marche. Fu realizzato sulle basi di un’antica fortezza trecentesca e, nel 1726, venne rinnovato ad opera dell’Accademia degli Acerbi che affidò il progetto all’architetto e scenografo parmigiano Pietro Abati. Nel 1855, grazie all’Accademia Teatrale costituita da cittadini facoltosi, si iniziò la nuova fabbrica, su progetto dell’architetto Ercole Salmi.

Poco dopo l’Unità d’Italia, con il Trovatore di Giuseppe Verdi, nel 1864, fu inaugurato il nuovo teatro che si volle intitolare all’illustre concittadino Donato Bramante. Tutto in laterizio, ha una facciata di stile neoclassico, decorata nella parte centrale da un doppio ordine di semicolonne. L’interno, tradizionale nel suo impianto a ferro di cavallo, dispone di 44 palchi, distribuiti su tre ordini e sovrastante loggione a balconata aperta. Chiuso per alcuni anni per adeguamento alle norme di sicurezza, il teatro è stato riaperto di recente ed è ora visitabile.

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