21 August 2025 Musica in Scena

Beniamino Gigli, orgoglio lirico Marchigiano

Il Tenore di Recanati che ha incantato il mondo con la sua voce.

Sin da piccolissimo, mostrò grandi attitudini per il canto, venendo accolto a sette anni nel Coro Pueri Cantores della Cattedrale di Recanati e riuscì a prendere lezioni di canto dal maestro Quirino Lazzarini, direttore del coro della Santa Casa di Loreto. Dopo aver vinto un concorso di canto a Parma, il debutto avvenne al Teatro Sociale di Rovigo. Seguirono presenze in alcuni dei maggiori teatri in italiani e all’estero.

IL DEBUTTO TEATRALE

Grazie alla vincita del concorso di canto a Parma, avvenne il debutto al Teatro Sociale di Rovigo come Enzo ne La Gioconda. Seguirono presenze in alcuni dei maggiori teatri italiani: Palermo, Napoli, Genova, Catania, Costanzi di Roma; in opere come Manon, Tosca, Mefistofele, La Favorita.

 

L’ESTERO

Nel 1917 iniziarono le scritture all'estero: Madrid, Barcellona, Montecarlo, Rio, Buenos Aires e nello stesso anno esordì anche alla Scala in Mefistofele, sotto la direzione di Arturo Toscanini.

Nel 1920 fece l'ingresso al Metropolitan di New York, di nuovo con Mefistofele; fu un successo e il direttore del teatro gli prolungò la scrittura per quattro anni. Dopo la scomparsa di Caruso nel 1921, la stagione del Metropolitan fu inaugurata da Gigli con La traviata. Fu regolarmente presente al "Met" per oltre un decennio e il successo si estese a molte altre città: San Francisco, Philadelphia, Chicago. Nello stesso periodo fece una tournée in Europa e Sudamerica.

 

IL RITORNO A ROMA E IL CINEMA

Nel 1932 Gigli tornò in Italia, facendo del Teatro dell'Opera di Roma la sede principale della sua attività. Fu presente inoltre nelle altre principali città europee e in Sudamerica. In seguito approdò anche al cinema, girando una serie continuativa di sedici film dal 1935 ai primi anni cinquanta.

 Dopo la liberazione si ritirò temporaneamente dalle scene, ritornandovi nel 1946. Fu poi costretto per motivi di salute ad interrompere dapprima le produzioni teatrali e poi i concerti.

L'ultimo concerto fu alla Carnegie Hall di New York il 20 aprile 1955 e nelle ultime tournée si esibì a volte con la figlia Rina, soprano.

“La voce di Gigli, dal raro timbro che univa smalto e morbidezza, musicalissima, non amplissima ma eccezionalmente dotata di armonici naturali, a tutt'oggi inconfondibile anche al primo ascolto di uno dei numerosissimi dischi lasciati dall'artista. Sul piano interpretativo profuse una costante tensione drammatica, senza mai mostrare freddezza o indulgere alla routine”

Per approfondire la conoscenza di Gigli, suggeriamo di visitare il Museo Beniamino Gigli di Recanati e il Teatro Persiani e vivere un’emozionate viaggio nel cuore delle Marche.
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